Greeneconomy come via di uscita dalla crisi. I dati del “rapporto” GreenItaly
19/02/2014

Un’impresa su cinque in Italia è verde, anzi un po’ di più: sono 328mila le imprese italiane che dal 2008 ad oggi hanno combattuto la crisi a colpi di sostenibilità, il 22% del totale. I numeri sono quelli del rapporto GreenItaly, realizzato da Unioncamere e Fondazione Symbola e arrivato quest’anno alla sua quarta edizione. Secondo il report presentato nei giorni scorsi, le imprese che dal 2008, nonostante la crisi, hanno investito nell’economia verde, escluso il settore agricolo, sono 328 mila sia nell’industria che nei servizi. I principali investimenti hanno riguardato la riduzione dell’impatto ambientale ed il risparmio energetico con queste cifre: 100,8 miliardi di euro di valore aggiunto prodotto, in termini nominali, nel 2012, pari al 10,6% del totale; il 22% delle imprese totali italiane è “green”, sì, ma va aggiunto che proprio da queste aziende quest’anno arriverà il 38% di tutte le assunzioni programmate nell’industria e nei servizi: 216.500 su un totale di 563.400. Che significa portare a 3 milioni gli attuali posti di lavoro verdi, a cui aggiungere altri 3,7 milioni di ulteriori posti di lavoro potenziali. Dal rapporto emerge che le imprese che adottano approcci sostenibili dal punto di vista ambientale hanno anche una visione strategica maggiormente export-oriented e molto più votata all’innovazione rispetto a quelle che operano senza attenzione all’ambiente. Infine, uno dei temi più importanti: il lavoro. Secondo il rapporto, i green jobs arriveranno a coprire il 61,2% di tutte le assunzioni destinate alle attività di ricerca e sviluppo in Italia. E il 42% del totale delle assunzioni sotto i trenta anni programmate entro la fine del 2013 riguarda proprio quel 22% di aziende che hanno fatto investimenti verdi..
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