Rifiuti speciali, aumentano mentre il Pil diminuisce
08/07/2016

Il prodotto interno lordo diminuisce ma i rifiuti speciali aumentano. E’ purtroppo questa la fotografia che emerge dal rapporto «Rifiuti Speciali», diffuso dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra). Nel 2014 sono stati prodotti circa 130,6 milioni di tonnellate di rifiuti generati da industrie e aziende.

L’aumento, rispetto all’anno precedente, è determinabile in una quota prossima al cinque per cento: ovvero più di sei milioni di tonnellate. Alla base del trend in crescita, secondo i ricercatori dell’Ispra, c’è l’aumento delle operazioni di costruzione e demolizione (+39,7 per cento) e di quelle derivanti dal trattamento dei rifiuti e delle acque reflue (+27,4 per cento). Altre cifre non confortanti arrivano dal recupero di energia dai rifiuti con «una lieve diminuzione nell’utilizzo dei rifiuti speciali per produrre energia (-4,7% rispetto al 2013)», e l’aumento del meno virtuoso incenerimento (senza recupero energetico). Diminuisce rispetto al 2013 il recupero di materia 2014 (-737 mila tonnellate).

Seppur frutto di stime e non di dati certi (impossibili da contabilizzare ad oggi), Ispra conferma comunque due elementi non positivi per l’ambiente: i rifiuti speciali crescono ma non cresce il Pil, anzi diminuisce; gli speciali sono 4 volte superiori come quantità a gli urbani, ma hanno scarsissima attenzione mediatica.
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