Rifiuti: l’economia circolare italiana nasce dai rifiuti
30/11/2016
«Carta, vetro, metalli, plastica, la stessa frazione umida, se correttamente raccolti e selezionati, permettono oggi un risparmio di 6 miliardi e mezzo sulle importazioni di materie prime dall’estero». E’ quanto emerge nel Waste Strategy Annual Report 2016 (Was), elaborato da un think tank di importanti operatori del sistema dei rifiuti e coordinato dalla società di consulenza ambientale Althesys.
Nello studio, si evidenzia inoltre che utilizzando le materie prime seconde (Mps) «il sistema Italia risparmia già oggi 2 miliardi di euro di energia, pari a circa il 10% dei consumi elettrici». Il rapporto, presentato ieri a Roma dall’amministratore delegato di Althesys Alessandro Marangoni, evidenzia che «nonostante nel nostro paese si debbano ancora superare alcuni ostacoli normativi e industriali all’economia circolare, il settore della selezione, valorizzazione e recupero dei materiali sta crescendo e si sta consolidando e lo sviluppo dell’industria del riciclo ha fatto crescere i mercati delle materie prime seconde».
Nel rapporto si legge che «oggi le Mps hanno assunto un ruolo strategico per l’industria italiana. Solo nel comparto della carta, negli ultimi 15 anni, la carta recuperata è quasi raddoppiata passando dal 26% del totale nel 2000 al 47,7% nel 2015. Ciò ha permesso all’Italia di diventare esportatrice netta di maceri, ribaltando la posizione storica di dipendenza dall’estero».
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