Vetro, carta, plastica, alluminio una volta buttati vengono recuperati per tornare a essere materie prime. Ecco come vengono poi riutilizzati
Bianco, giallo, grigio, marrone. Ogni città ha adottato un colore diverso, ma la finalità è la stessa. Arrivare a differenziare i rifiuti per riciclare. E riciclare vuol dire salvare il Pianeta. Se pensiamo che ognuno di noi produce circa 35 kg di plastica ogni anno: se questa plastica fosse completamente riciclata, in un comune di 100.000 abitanti si risparmierebbero quasi 12.000 tonnellate di petrolio e carbone. Ogni anno vengono consumate più di 1 miliardo e 500 mila lattine e per produrre 1 kg di alluminio, occorrono 15 kwh di energia elettrica. Mentre bastano solo 0,8 kwh per produrre un kg di alluminio riciclato. Occorrono 15 alberi, 440.000 litri d'acqua e 7.600 kwh di energia elettrica per produrre una tonnellata di carta vergine e invece per produrre una tonnellata di carta riciclata bastano 1.800 litri d'acqua e 2.700 kwh di energia elettrica. Anche la raccolta differenziata del vetro permette un risparmio annuo, pari a 400.000 tonnellate di petrolio.
M dove vanno il vetro, la carta, la plastica e l'alluminio una volta buttati? Vengono recuperati da apposite ditte che li lavorano fino a farli tornare a essere materie prime pronte a essere lavorate e riutilizzate. Ecco che cosa si fa con questi materiali una volta riciclati.
La chiave inglese si fa con 100 tappi a corona
L’acciaio è riciclabile al 100% e all’infinito, senza alcuna perdita di qualità. Una volta recuperato, è ancora riciclabile al 100%. .
Ogni anno seicento mila tonnellate di imballaggi in acciaio finiscono nella spazzatura, l'equivalente in peso di 600 mila automobili o di 60 grandi navi. Eppure il settore del riciclo acciaio è in crescita e lo scorso anno ha regalato una seconda vita a ben il 73,4% dell’immesso al consumo. Sono nati così binari, travi, chiavi inglesi, telai di biciclette, chiodi, e bulloni che hanno fornito al Belpaese un risparmio diretto di 660.605 tonnellate di minerali di ferro e di 208.612 tonnellate di carbone, oltre che di 622.359 tonnellate di CO2. I dati sono forniti da Ricrea, Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi Acciaio. Riciclando:100-200 tappi corona circa si fa una chiave inglese . Con 300-350 fusti circa si può ottenere la scocca di una Fiat 500. Con 900-1000 bombolette circa si fa una panchina. Con 1000-1500 scatolette di tonno circa si può fare il telaio di una bicicletta . E con 2.600.000 scatolette si può realizzare 1 km di binario ferroviario.
Dalla moka alla bicicletta
Grazie alle sue caratteristiche l’alluminio è il partner ideale per la produzione di imballaggi e contenitori come: lattine per bevande, vaschette per la conservazione e la cottura del cibo, foglio sottile per alimenti, bombolette spray, scatolette food e per cibo per animali, tubetti, chiusure e tappi; perché è leggero, malleabile ed è in grado di garantire un effetto barriera che protegge dalla luce, dall’aria, dall’umidità e dai batteri. L'alluminio è riciclabile al 100% e all’infinito.. Riciclare un chilogrammo di alluminio fa risparmiare l’estrazione di quattro chilogrammi di bauxite, e 13/17 kWh di elettricità.In un anno in Italia vengono consumate circa un miliardo e settecento milioni di lattine, per ottenere un chilo di alluminio riciclato ne sono necessarie 71. Attualmente la produzione di una lattina può richiedere circa il 40% in meno di alluminio rispetto a 25 anni fa. Cial è il consorzio imballaggi alluminio. L’alluminio deve la sua diffusione anche al "caffè": le classiche caffettiere “napoletane” erano in alluminio. E sempre in alluminio è la Moka Express, prodotta a partire dalla metà degli anni trenta su design di Alfonso Bialetti. Dal riciclo di 800 lattine si ottiene una bicicletta.
E con 2 bottiglie di plastica si fa un frisbee
Le tonnellate di rifiuti di plastica raccolte in Italia ogni anno sono equivalenti a 32 volte il volume del Colosseo e a 89 volte il peso della Torre Eiffel.
Se le plastiche dei contenitori per gli alimenti a quelli per la pulizia della casa ci sembrano tutte uguali, in realtà non è così. Il Pet, per esempio, è in grado di trattenere l’anidride carbonica quindi si usa come contenitore per le bevande gassate e per l'acqua minerale . Col Pvc si fanno tubi e nastri isolanti, di Pp sono le siringhe e le vaschette per il formaggio, mentre i sacchetti che usiamo per la spesa sono di Pe. La legge impone che la plastica riciclata per motivi igienici, non possa essere utilizzata nel settore alimentare. Corepla è il Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi in plastica. Ecco che cosa si fa con il loro riciclo. Bastano 2 bottiglie di plastica per fare un frisbee. Ce ne vogliono 20 per realizzare una coperta in pile. E con 67 si fa 1 imbottitura per un piumino matrimoniale. Con 11 flaconi di detersivo si fa invece un annaffiatoio.
Le cassette per la frutta diventano mobili
Il legno può essere riciclato prima o dopo essere impiegato. Nel primo caso si parla di legno riciclato pre–consumo cioè quel legno che deriva dagli scarti di lavorazione . Lo si recupera principalmente da segherie e mobilifici ed è costituito da sfridi, trucioli e segatura. Nel secondo caso si parla di legno riciclato post–consumo. e cioè legno recuperato da oggetti che, dopo il loro utilizzo, andrebbero altrimenti a finire in discarica tipo pallet, imballaggi, tappi di sughero, vecchie travi in legno ed infissi (rifiuti edili) e vecchi mobili. Se non trattato, il legno è totalmente riciclabile più di una volta. Rilegno è il Consorzio per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno che opera all’interno del sistema Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi ). Si stima che ogni albero adulto assorba, in media, 6 Kg di anidride carbonica all’anno e un bell’esemplare di faggio può fornire l’ossigeno sufficiente a una decina di famiglie. Ecco perché è importante riutilizzare il legno. Riciclando 300 cassette di legno si costruisce un armadio nuovo. Con 4 pellet si ricava una scrivania, mentre con una bobina porta cavi si fabbrica un comò.
Il quotidiano? Si fa con 7 scatole di biscotti
Ogni minuto in Italia vengono recuperate 10 tonnellate di carta da macero. E se si pensa che grazie al riciclo lo scorso anno si sono evitate l'emissione di 3 milioni di tonnellate di Co2 nell'atmosfera, possiamo considerare il cassonetto bianco una sorta di "salvatore del Pianeta". Ma vediamo un po' di numeri: per produrre una tonnellata di carta da cellulosa vergine occorrono 15 alberi, 440.000 litri d’acqua e 7600 chilowattora di energia elettrica. Invece per produrre una tonnellata di carta riciclata non si usano alberi, occorrono 1.800 litri di acqua, 2700 chilovattora di energia elettrica. Se riciclassimo il 20% della carta che usiamo, contribuiremmo a salvare 4,5 milioni di alberi, a risparmiare 5 miliardi di chilowattora di energia elettrica e 440 miliardi di litri di acqua. Comieco è il consorzio nazionale per il recupero e riciclo di carta e cartone e raggruppa le aziende della filiera cartaria e cartotecnica nazionale, tra produttori, trasformatori e recuperatori. Con 7 scatole di biscotti si fa un quotidiano e con 4 confezioni di pasta un quaderno. Ma forse non tutti sanno che con carta e cartone riciclato ora si fanno anche i mobili. Con il cartone ondulato, per esempio, si realizzano dalle sedie ai tavoli, e non pensiate che siano fragili. I cartoni di prima qualità, infatti, sono in grado di reggere pesi elevati, alcune sedie sostengono fino a due quintali di peso.
1.5 milioni di bottiglie di vetro per costruire un tempio
Il vetro si ricicla all’infinito senza perdere mai le sue qualità, diventando un giorno un flacone di profumo, un giorno un barattolo di olive, un altro una bottiglia di spumante. Il riciclaggio del vetro consente di risparmiare le materie prime, limitando l’apertura di nuove cave, a tutto vantaggio della salvaguardia del territorio. Il vetro prodotto dal vetro di scarto riduce del 20% l’inquinamento atmosferico e del 50% quello idrico. L’energia risparmiata grazie al riciclaggio di una bottiglia di vetro è in grado di far accendere una lampadina da 100 watt per 5 ore.
Con un anno di riciclo del vetro in Italia si sono potute ridurre l’estrazione di materie prime tradizionali (sabbia, soda, carbonati, etc.) per circa 2.921.416 tonnellate, pari al volume sviluppato dalla Piramide egizia più importante, quella di Cheope, alta ben 137 metri. Ma anche di recuperare una quantità di energia pari a 1.132.272 MWh, tale da permettere il funzionamento di 4.584.097 lavatrici di Classe A per un anno. E se vi pare poco, dovete sapere che: grazie al riciclo del vetro, ogni anno si evitano le emissioni di 1,9 milioni di tonnellate di Co2 in atmosfera equivalenti a quelle che assorbe una foresta vasta più del Veneto, del Lazio e della Puglia. Coreve è il Consorzio nazionale responsabile del riciclo e del recupero dei rifiuti d’imballaggio in vetro prodotti sul territorio nazionale.
E c'è anche chi, al posto dei mattoni utilizza bottiglie di vetro per costruirsi la casa. Lo hanno fatto a Prince Edward Island, in Canada. Mentre in Thailandia alcuni monaci buddisti hanno addirittura realizzato un monastero con le bottiglie di vetro. Pareti, cancelli, pavimenti, tutto è fatto con le bottiglie di birra. Si stima che per la costruzione del tempio siano state utilizzate 1.5 milioni di bottiglie di vetro. Il tempio, chiamato Wat Lan Khuat, è unico al mondo, si trova a Khun Han, a circa 400 chilometri da Bangkok.
Fonte: Corriere.it