Si è tenuta ieri mattina nell’impianto delle Cortine gestito da Sienambente la visita di un gruppo di cittadini di Monteriggioni, guidati dall’assessore comunale all’Ambiente Fabio Lattanzio. La visita è stata richiesta dall’amministrazione comunale per far conoscere da vicino il ciclo dei rifiuti e favorire una crescente attenzione dei cittadini verso la raccolta differenziata e la corretta gestione dei rifiuti, dopo l’installazione dei cassonetti ad accesso controllato e degli ecocompattatori in diverse zone del territorio comunale di Monteriggioni. Nel corso dell’iniziativa, sono stati affrontati molti temi, tra i quali: il funzionamento dell’impianto, il riciclo, l’economia circolare con una particolare attenzione alla qualità delle raccolte differenziate e agli errori nel praticarla. L’efficienza del riciclo, cioè quella filiera che permette di produrre nuovi beni di consumo dai rifiuti differenziati, è infatti condizionata dalle “impurità” che dal cassonetto arrivano negli impianti.
Ecco qualche esempio di errore nella fase di raccolta: una tazzina del caffè conferita insieme al vetro, un giocattolo di plastica buttato nel multimateriale, i rifiuti organici che finiscono nel cassonetto dell’indifferenziato, sono casi molto comuni che in qualche modo creano un problema (non di sicurezza) di efficienza della filiera. I tecnici di Sienambiente hanno infatti ribadito che la quantità di raccolta è importante, ma lo è forse di più la qualità di essa. Ieri mattina, i cittadini hanno potuto vedere alcuni di questi errori. “Cosa ci fa un seggiolino auto per bambini nel multimateriale? E un monopattino? Chi avrà buttato un ferro da stiro nel multimateriale?”, hanno chiesto. Per contrastare questo fenomeno, Sienambiente è stata una delle aziende promotrici della campagna di sensibilizzazione “Rifiuti, una storia continua”, promossa dal Consorzio toscana ricicla per il miglioramento delle raccolte.
L’occasione è stata quindi utile per fare una corretta informazione nei confronti del gruppo di cittadini di Monteriggioni che hanno appreso che circa il 50% di rifiuti indifferenziati sono, in realtà, differenziata mal conferita. Molte sono state le domande, nel corso della visita, sulla gestione, la destinazione e la trasformazione dei rifiuti avviati verso nuovi cicli produttivi. A partire dalla carta che nelle cartiere toscane diventa un nuovo quaderno, o del vetro, materiale riciclabile al 100%, che trova nelle vetrerie uno sbocco naturale prima di tornare a nuova vita come nuove bottiglie o bicchieri, per esempio. Un esempio virtuoso è quello di Sienambiente che produce il compost Terra di Siena dai rifiuti organici provenienti da RD.