L’impianto di riciclo delle Cortine e le sue innovazioni sono al centro della trasmissione di divulgazione scientifica
Quasar, disponibile su Rai Play
al link (dal minuto 14:10). Le telecamere Rai sono arrivate a Siena per raccontare uno dei sistemi di trattamento delle raccolte differenziate tra i più avanzati nel panorama nazionale. Per spiegare la tecnologia e la strategia adottate per innalzare il livello del riciclo e ridurre I conferimenti in discarica sono stati intervistati l’amministratore delegato di Sienambiente,
Alfredo Rosini, e il direttore tecnico
Fabio Menghetti.
Ai microfoni Rai,
Rosini ha evidenziato, in particolare, due obiettivi del progetto, uno ambientale e uno economico. “Grazie a tutte le attività che vengono svolte in questo impianto evitiamo l’immissione di atmosfera di 104 mila tonnellate di anidride carbonica pari all’assorbimento di un bosco di 40 ettari – ha dichiarato Rosini. L’altro obiettivo che ci eravamo posti era quello di non aumentare l’impatto sulle tariffe dei cittadini che, nonostante l’impegno economico per realizzare questo impianto, è stato raggiunto grazie ad alcuni accorgimenti come ad esempio la riduzione degli scarti e la produzione di biometano”.
Alla troupe Rai capitanata dal divulgatore e fisico
Valerio Rossi Albertini, il direttore tecnic
o Fabio Menghetti ha illustrato gli aspetti tecnologici messi in pratica per raggiungere questi obiettivi. “Una delle caratteristiche che contraddistingue l’impianto è quella di raggruppare in un unico sito produttivo ben quattro sezioni per il trattamento di altrettante tipologie di rifiuto - ha spiegato Menghetti – Grazie alle tecnologie adottate dai rifiuti è possibile recuperare le risorse che sono ancora presenti nei rifiuti indifferenziati destinando a valorizzazione energetica le frazioni non riciclabili. Stiamo parlando del primo progetto in Italia che sfrutta questa tecnologia.”
Nel corso delle riprese effettuate a metà del mese di giugno le telecamere di Quasar si sono soffermate, inoltre, sul funzionamento del
biodigestore che dai rifiuti organici provenienti da
raccolta differenziata riesce a produrre compost,
CO2 per uso alimentare e una quantità di biometano corrispondente al fabbisogno di 1.800 famiglie.