Rifiuti in discarica, la media nazionale è del 39%
21/11/2013
L'Italia continua a smaltire troppi rifiuti in discarica. Secondo il Rapporto rifiuti di Ispra, nel 2012 è finito sotto terra il 39% dei rifiuti urbani: 11,7 milioni di tonnellate ovvero 196 kg per abitante in un anno. Una gestione che rischia di costare moltissimo al Paese: la Commissione europea ha infatti avviato diverse procedure d'infrazione sulle discariche e se l'Italia non intraprenderà la bonifica spenderà in multe più di quanto spenderebbe per concludere le operazioni di risanamento ambientale delle aree in cui insistono gli impianti. Lo denuncia Legambiente nel dossier presentato nei giorni scorsi a Roma in occasione del convegno "Ridurre e riciclare prima di tutto". Un'indagine sui costi dello smaltimento in discarica e sull'utilizzo da parte delle Regioni italiane dell'ecotassa (il tributo speciale per lo smaltimento in questo tipo di impianto) che mette in evidenza in una parte non trascurabile del Paese il basso costo dello smaltimento dei rifiuti e il mancato adeguamento alla normativa italiana ed europea. Nel 2012 la metà delle regioni italiane smaltiva in discarica più del 50% dei rifiuti urbani. Le regioni peggiori sono risultate la Sicilia (83% dei rifiuti urbani smaltiti in discarica, 404 kg per abitante), Calabria (81%, 356 kg/ab) e Liguria (66%, 388 kg/ab). Il record per quantitativi smaltiti sotto terra in valore assoluto spetta al Lazio (2,1 milioni di tonnellate di rifiuti urbani), seguito dalla Sicilia (2 milioni di tonnellate) e dalla Puglia (1,2 milioni di tonnellate). Delle 186 discariche attive nel 2012, 79 erano al Nord, 66 al Centro e 41 al Sud. La regione col maggior numero di impianti è l'Emilia Romagna (18), seguita da Piemonte (16), Sicilia, Toscana e Trentino Alto Adige (14)..
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