Ridurre gli sprechi non vuol dire ridurre i rifiuti
Ridurre gli sprechi non vuol dire ridurre i rifiuti
05/03/2015
Sia chiaro: di iniziative finalizzate alla riduzione degli sprechi c’è né molto bisogno, visto la quantità di alimenti che finisce direttamente nella pattumiera. Ma pensare di incidere sulla riduzione dei rifiuti con le buon pratiche, come quelle segnalate dal Premio nazionale sulla Prevenzione dei Rifiuti promosso da Federambiente e Legambiente e patrocinato dal ministero dell’Ambiente, può portare fuori strada (almeno rispetto all’obiettivo della prima R di Riduzione). Detto ciò, il progetto di Federambiente è a tutti gli effetti meritevole perché mette in risalto realtà poco conosciute che hanno come obiettivo il recupero di alimenti invenduti nei supermercati e dei pasti non consumati in mense scolastiche e aziendali, alberghi e ospedali da distribuire nelle strutture di solidarietà come le mense della Caritas; la distribuzione di acqua di rubinetto servita in caraffa, o filtrata ed erogata da distributori, al posto dell'acqua in bottiglie; dimezzamento della produzione di rifiuti indifferenziati grazie agli incentivi ai cittadini che differenziano e praticano il compostaggio. Come detto, si tratta di buone (e ottime) pratiche che però devono essere sostenute e accompagnate da politiche mirate alla riduzione alla fonte dei rifiuti, cioè laddove i beni di consumo vengono prodotti.
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